Metropoli Agricole 2024: dialoghi tra città e campagna per l’agricoltura sostenibile

Servono due dialoghi:
– quello tra chi coltiva il cibo e chi se ne nutre
– quello tra chi opera nel territorio e i decisori che ne pianificano l’evoluzione.
Al centro di entrambi, il ruolo dell’agricoltura come presidio territoriale, strumento di sostenibilità e opportunità per riqualificare il paesaggio.
Per questo Fondazione Cariplo ha ideato Metropoli Agricole, l’appuntamento annuale che  il 14 novembre allo Spazio Mosso di Milano è arrivato alla sua undicesima edizione.

Partecipanti

Relatori

Associazioni promotrici

Claudia Sorlini
Vicepresidente di Fondazione Cariplo

Il 2024 non è stato un anno qualsiasi

Nel 2024, la Commissione Europea ha lanciato il Dialogo Strategico europeo sul Futuro dell’Agricoltura.

Per agricoltori, cooperative, comunità rurali, consumatori e gruppi ambientali può rappresentare una svolta: finalmente le istituzioni europee e il mondo agricolo possono ascoltarsi in modo strutturato, per decidere come risolvere i diversi problemi.

Quale ruolo per le comunità rurali?

E in particolare, per noi milanesi, per la Città Metropolitana di Milano e per il Parco Agricolo Sud? Per entrare nel nuovo quarto di secolo è stato importante fare il punto, perché stanno cambiando gli scenari e le prospettive. Hanno discusso tra loro importanti rappresentanti istituzionali di livello europeo, regionale e locale, esperti del settore, agricoltori e rappresentanti della società civile.

Questo sito racconta cosa si è discusso e proposto per integrare la pianificazione urbana e le politiche agricole.

Claudia Sorlini

Vicepresidente di Fondazione Cariplo

Giovanni Molina

Consigliere Segretario dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano

Francesca Neonato

Dott.ssa Agronoma

Camilla Laureti

Europarlamentare e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Paolo Lassini

Casa dell’Agricoltura

Cristiana Sartori

Agronoma e imprenditrice agricola

Luca Zucchelli

Direzione Generale Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste – Regione Lombardia

Andrea Magarini Pellini

Direttore Area Food Policy – Comune di Milano

Domenico Borella

Distretto del Cibo della Collina di San Colombano

Patrizio Monticelli

Coordinatore della Comunità del Cibo del Parco Agricolo Sud Milano

Claudia Sorlini

Vicepresidente di Fondazione Cariplo

Giovanni Molina

Consigliere Segretario dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano

Francesca Neonato

Dott.ssa Agronoma

Camilla Laureti

Europarlamentare e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Paolo Lassini

Casa dell’Agricoltura

Cristiana Sartori

Agronoma e imprenditrice agricola

Luca Zucchelli

Direzione Generale Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste – Regione Lombardia

Andrea Magarini Pellini

Direttore Area Food Policy – Comune di Milano

Domenico Borella

Distretto del Cibo della Collina di San Colombano

Patrizio Monticelli

Coordinatore della Comunità del Cibo del Parco Agricolo Sud Milano

Antonio Martini
Agricoltore

Città in campagna, campagna in città

Da un secolo la città cresce spalmandosi nella campagna: intorno a noi c’è una metropoli che, benché densamente popolata, è tra le aree urbane a più alta vocazione agricola in Europa.
Sembra un paradosso, ma non lo è: sono piuttosto le categorie città e campagna che meritano un ripensamento ad ogni boccone di cibo. 
Non sono più aree geografiche, sono nodi di una rete complessa e interconnessa di esigenze ed aspettative.
Questo patrimonio rurale ricade soprattutto nel Parco Agricolo Sud Milano, ma spazia anche oltre i confini metropolitani con un un rinnovato protagonismo dei Distretti del Cibo. Intanto il Parco Sud si trova ad affrontare la sfida di una nuova governance, mentre nasce la sua prima Comunità del Cibo, attenta a tutelarne la vocazione agricola e a contrastare il consumo di suolo.

A che punto siamo? 

Siamo partiti con le domande fatidiche, toccando temi come:

  • la resilienza del sistema alimentare,
  • la serenità economica delle aziende, 
  • l’estensione dei processi agricoli sostenibili, 
  • la sicurezza alimentare.

Sono domande che riguardano il futuro dell’agricoltura e di tutti coloro che se ne cibano.

Per parlarne efficacemente abbiamo superato la vecchia formula del convegno a relazioni frontali e abbiamo usato una tecnica che facilitasse le domande franche e le discussioni sincere e propositive.

Una strada può essere in salita o in discesa.
Le sfide sono enormi:  il cambiamento climatico, la sostenibilità, la qualità del cibo, la giustizia sociale nel settore agricolo, la vigilanza sugli interessi criminali. 
Meglio che una strada così impegnativa sia in pianura: il confronto franco, aperto e costruttivo emerso durante questa edizione rappresenta un segnale positivo.
È un punto di partenza prezioso per andare verso alleanze durature e soluzioni condivise.


Parlare insieme per pensare insieme

La tecnica del fish-bowl ha facilitato in modo fluido la partecipazione attiva e competente

Ogni anno a Metropoli Agricole convergono professionisti del settore, docenti universitari, rappresentanti di associazioni grandi e piccole, ricercatori del settore, operatori di filiera… 
Abbiamo preferito una modalità ispirata alla tecnica del “fish-bowl”, adattata per favorire un confronto dinamico tra le persone coinvolte, disposte in semicerchi concentrici; chi fa una domanda si siede al centro, i vari relatori rispondono.
Questa configurazione ha reso possibile un dialogo più fluido e inclusivo, in cui ogni intervento ha contribuito al dibattito collettivo.
Anche se è stata la prima volta per molti (tra i relatori e nel pubblico) è indubbiamente un approccio che potrà essere replicato e perfezionato nelle future edizioni del convegno.


introduzione

“È cresciuta la sensibilità delle persone sull’importanza dell’agricoltura e dell’alleanza città campagna.
La campagna è quasi sempre stata vassallo della città e lo è tutt’oggi. Noi vogliamo fare di tutto perché questo rapporto sia più paritetico.
Ecco dei numeri significativi:

  • le città del mondo occupano il 2% della superficie terrestre
  • raccolgono più del 50% della popolazione mondiale
  • consumano il 78% dell’energia globale
  • sono responsabili del 60% delle emissioni di anidride carbonica
  • producono l’80% della ricchezza che però non viene distribuita equamente né tra gli strati sociali né tra città e campagna

È venuto il momento in cui la campagna alzi la voce!


Claudia Sorlini
Vicepresidente di Fondazione Cariplo

1ª sessione

Le politiche europee e il loro impatto locale

Molta attenzione è stata data al quadro europeo, con una riflessione sulle politiche agricole comuni e sul Green Deal, fondamentali per promuovere pratiche agricole sostenibili.
Tali politiche possono incontrare resistenze e hanno bisogno di adattamenti per rispondere ai bisogni dei diversi territori.

È stato auspicato un maggiore dialogo tra le istituzioni europee e i contesti locali.
Anche per garantire che i fondi e le opportunità offerte dall’Unione siano accessibili a tutti, specialmente alle aziende agricole piccole e medie.

2ª sessione

Interventi dal territorio e confronto aperto

La partecipazione appassionata degli agricoltori ha portato alla luce le difficoltà quotidiane legate alla gestione delle terre, tra le quali la sostenibilità economica delle aziende, la complessità delle normative, la concorrenza sleale dell’economia illegale, le difficoltà in un mercato dominato dalla GDO e dalla filiera lunga. Sono state ribadite ripetutamente alcune priorità:

  1. promuovere filiere corte;
  2. ridurre la dipendenza dai mercati internazionali;
  3. garantire un maggiore accesso ai fondi di sviluppo.

Il dialogo con le istituzioni, rappresentate da esponenti della Regione Lombardia e del Comune di Milano, si è rivelato franco e costruttivo.
Da parte delle amministrazioni è emerso l’impegno a supportare l’innovazione e a facilitare il dialogo tra i vari attori del territorio. 

È stata accolta con interesse la possibilità di creare figure di riferimento locali per agevolare il rapporto tra agricoltori e politiche europee, evidenziando la necessità di un approccio su misura per le diverse realtà agricole.

Camilla Laureti
Europarlamentare e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale


area AMBIENTE

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